QUATTROPERCENTO | Isabella Subacchi

Il mio progetto si chiama QUATTROPERCENTO, questa è la percentuale delle persone che soffrono di strabismo/ambliopia proprio come me.

Ho vissuto piu’ tempo in stretta connessione con i miei occhiali che con qualunque altro oggetto nella mia vita in quanto la diagnosi è sempre stata la stessa: Ambliopia strabica, in parole povere, il mio campo visivo è doppio, sfuocato e ho bisogno dell’utilizzo di lenti da vista perché questo difetto non è stato corretto con una operazione durante l’infanzia come invece oggi avviene frequentemente.

Non è stato facile convivere con il mio strabismo da bambina, tra occlusioni con bende sull’occhio sano per stimolare l’occhio pigro e montature orribili di occhiali scelte dalla mamma, a conseguente sforzo enorme nello studio e timidezza nella relazione con i coetanei, si aggiungeva anche la deprimente mancanza di progressi.

Nel fare alcune sessioni di autoritratto, ho sperimentato la mancanza di messa a fuoco, sia della macchina fotografica che degli occhiali, in questo modo ho iniziato a scattare immagini totalmente diverse dove scompare la nitidezza, le stesse risultano imprecise, nebulose e rimandano un messaggio che disorienta.

La mia visione diventa indefinita e indefinibile, lo sguardo si posa senza riferimenti, in un continuo movimento alla ricerca di una traccia, di un punto di orientamento che non trova, proprio come il mio occhio.

© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
© Isabella Subacchi | Journal of Urban Photography
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ISABELLA SUBACCHI
IG: isabella_suba_cchi_myself
WEB: www.collettivotiff.it/isabella-subacchi

“Ho sempre avuto la passione della fotografia ma è da una decina di anni che ho deciso di approfondire frequentando corsi, workshop e visitando mostre. Ho avuto la possibilità di vedere pubblicate alcune mie foto nella rivista ZERO a cura di Annamaria Belloni in 3 edizioni. Sono state tre esperienze che mi hanno arricchito tantissimo, sia per aver scattato nel periodo piu’ buio del lockdown e quindi in un momento storico unico e drammatico, sia per aver potuto interpretare in liberta’ le mie sensazioni e le mie emozioni. Da qui sono partita con alcuni progetti, il piu’ importante è sullo strabismo che mi riguarda in prima persona. Ho esposto in alcune collettive organizzate, nel corso di questi ultimi anni tra cui: Palazzo Gotico (Piacenza) – Progetto VenTo – Passaggio di testimone (Piacenza) – Notte della fotografia (Piacenza) 2022-2023 . Dal 2021 faccio parte del collettivo Tiff di Piacenza. Nel 2022 partecipazione workshop “Una stanza per sé” coordinato da Simona Ghizzoni e SPEX con la realizzazione di una fanzine dal titolo “From the edge of the deep green sea” presentata alla notte della fotografia 2023 a Piacenza.”

 

 

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